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NEWS WINE
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Maltempo: Secondo Coldiretti Migliaia le Aziende Sott'Acqua
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pubblicato il 13/11/2012 09:56:36 nella sezione "News Wine"
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Sono centinaia le aziende agricole finite sott’acqua tra Toscana, Veneto, Umbria e Lazio dove l’ondata di maltempo ha provocato danni per milioni di euro nel solo settore agricolo. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia che per lo straripamento dei fiumi e la pioggia intensa si sono verificati allagamenti, ma si contano anche numerose frane e smottamenti che hanno colpito tra l’altro vigneti, serre, stalle e ortaggi. L’Italia paga il prezzo della mancanza di una politica territoriale che ha favorito l’abbandono dell’agricoltura nelle zone difficili e la cementificazione in quelle piu’ ricche con il risultato che a livello nazionale ci sono – sottolinea la Coldiretti - 6633 i comuni complessivamente a rischio, l’82 per cento del totale. Nella Provincia di Massa Carrara la situazione più critica si segnala - rileva la Coldiretti - nelle colline del Candia dove si produce il Doc dei Colli Apuani. Difficile quantificare - precisa la Coldiretti - il numero delle frane che hanno interessato i terrazzamenti di una viticoltura eroica mentre sono numerose le aziende agricole che hanno registrato danni gravissimi alle strutture e alle cantine che sono allagate dove da poche settimane si era conclusa una vendemmia ottimale dal punto di vista della qualità. Danni anche - continua la Coldiretti – per l’orticoltura, il florovivaismo e la zootecnia che rappresentano l’ossatura del comparto primario a livello provinciale. In Umbria – sostiene la Coldiretti - allagamenti nelle campagne della zona di Orvieto per lo straripamento del Paglia e nella zona di Marsciano in provincia di Perugia per lo straripamento del Nestore. Nel Veneto è tornato l’incubo dell’alluvione del 2010 e sono ancora le stesse aree ad essere colpite, i medesimi corsi d’acqua a tracimare. Nell’alta padovana – sottolinea la Coldiretti - case, orti e stalle allegati per l’esondazione del Vandura, Muson, Tergola. Nelle località del comprensorio di Camposanpiero i danni più evidenti a campi e allevamenti dove gli agricoltori hanno salvato gli animali in tempo. Nel veronese a Soave e Monteforte d’Alpone, già toccate dall’esperienza due anni fa, gli abitanti sono stati col fiato sospeso fissando gli argini sommersi dalla piena. Preoccupazione – continua la Coldiretti - anche in provincia di Treviso nella Pedemontana e a Belluno dove frane e pioggia hanno provocato dissesti stradali con crepe profonde e onde di fango. Rimane aperta la delicata questione dei bacini di laminazione – spiega Coldiretti – efficaci strumenti di prevenzione, ma ancora in fase di progettazione, nonostante il succedersi degli eventi che invocano interventi decisi e urgenti. La campagna assorbe e paga le conseguenze di un territorio minato dove gli imprenditori agricoli sono disposti a fare la loro parte mettendo a disposizione per la sicurezza della collettività i fondi. Ma non c’è chiarezza negli indennizzi per la servitù o nei casi limite sugli espropri. E’ proprio di questi giorni la polemica di Coldiretti con la Regione Veneto che dovrebbe agire e rispettare i patti che hanno portato alla sottoscrizione di uno specifico protocollo d’intesa non ancora applicato.
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