The wine italia, il nuovo modo di conoscere il vino. Testata giornalistica in corso di registrazione. Direttore Responsabile Alessandra Conforti. TheWineItalia è un prodotto "Web Mouse Consulting Srl" Strada di Rovereta 42, 47891 Falciano (RSM), e-mail info@thewineitalia.com
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pubblicato il 16/07/2014 08:32:22 nella sezione "Wine style"
Gestire un’enoteca è costoso… risparmiare sui dettagli senza rinunciare alla qualità è possibile, stampando da sé menu e volantini

Aprire un’attività in ambito wine: un sogno per tanti, un’enorme soddisfazione per chi ci riesce. La cultura del vino è radicata in Italia e si diffonde ulteriormente grazie al ritrovato amore per tutto ciò che è food&wine. Mentre i
foodies si molitplicano, però, i gestori delle enoteche si trovano comunque a fare i conti con tante spese: forniture di vini pregiati, arredi di una certa eleganza, costi vivi di varia natura… per non parlare dell’auto-promozione. Una soluzione a basso costo per risparmiare almeno dal punto di vista delle esigenze di stampa è rivolgersi a una tipografia che offra servizio online per un esempio, Cewe-Print.it.

Sono servizi guidati che, in pochi click, aiutano a liberare la creatività: ad esempio, si possono comporre bellissimi menu personalizzati, con tutte le accortezze di un esperto di grafica e i consigli forniti dall’assistenza digitale. Avere una carta dei vini ben fatta, con un mood e una palette di colori che riprendano l’immagine coordinata del locale, è fondamentale. Il vino è un prodotto d’eccellenza e grande raffinatezza: proprio per questo, deve essere presentato in maniera adeguata, fornendo forma oltre che sostanza.

Anche i biglietti da visita dell’enoteca devono riprendere il logo aziendale e richiamare il mondo della viticoltura, giocando ad esempio sui colori giallo paglierino o rosso rubino delle macro-aree vinicole.

Un’altra idea vincente è creare volantini personalizzati per pubblicizzare il locale, soprattutto a ridosso di aperture e promozioni particolari. E perché non pensare di abbellire le pareti con locandine, manifesti e stampe customizzate, per ispirare i clienti e creare quell’atmosfera rilassata ed emozionale che una vineria di classe deve avere?

Inoltre, una volta presa confidenza con il servizio di stampa online, si potranno orinare anche tovagliette all’americana, segna-posto per i tavoli ed anche materiale dedicato al personale, come i notes per annotare gli ordini.

Ci sono servizi che non si può fare a meno di esternalizzare ma ogni volta che è possibile fare da sé, è sempre un’occasione di risparmio. Perché sprecare in biglietti da visita il denaro che si potrebbe investire in una cuvée d’annata?
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pubblicato il 08/07/2014 10:53:16 nella sezione "Wine style"
pubblicato il 02/07/2014 16:04:01 nella sezione "Wine style"
Si è svolta stamattina, presso la sede della Camera di Commercio di Piacenza, l’ente che promuove l’evento Premio Coppa d’Oro, la conferenza stampa di presentazione del concorso fotografico “Piacenza d’Oro”.

La prima edizione del concorso legato alla manifestazione che quest’anno è giunta alla sua ottava edizione e che per il secondo anno consecutivo si svolgerà insieme al Gutturnio Festival presso la splendida cornice di Palazzo Gotico, ha lo scopo di premiare i migliori scatti che in maniera reale o simbolica rappresenteranno la piacentinità espressa nella Coppa Dop e nel Gutturnio Doc.

A parlare del concorso il padrone di casa, ovvero il Presidente della Camera di Commercio Giuseppe Parenti e Valeria Benaglia titolare di Mood eventi e comunicazione, l’agenzia piacentina che si occuperà di raccogliere le adesioni. Parenti ha sottolineato ancora una volta che il Premio Coppa d’Oro vuole contribuire a diffondere l’essenza stessa dell’eccellenza, ragione per cui è sempre più necessario allungare i tempi della stagionatura del salume. La Coppa di Piacenza deve diventare la Coppa d’Oro, ovvero un salume stagionato almeno 8 mesi (rispetto ai 6 mesi previsti dal disciplinare).

Il concorso, promosso dalla Camera di Commercio di Piacenza, dal Consorzio di Tutela Salumi DOP Piacentini e dal Consorzio tutela vini doc colli piacentini è finalizzato alla valorizzazione delle eccellenze alimentari e vitivinicole della provincia di Piacenza. Non a caso il tema dell’Expo 2015 sarà proprio Nutrire il Pianeta e l’evento vuole essere un assaggio di Piacenza in vista dell’Expo.

Chi partecipa può scegliere entrambi i prodotti o concentrarsi su uno solo. Non dovrà essere immortalato necessariamente il prodotto ma è possibile rappresentarlo simbolicamente.

Il concorso sarà veicolato sul sito istituzionale (www.gutturniofestival.it; www.pc.camcom.it), sulla pagina Facebook del Gut Festival e del Consorzio salumi, sul sito degli sponsor e sui media attraverso comunicati e newsletter.

L’iniziativa è aperta a tutti i maggiori di 18 anni, professionisti e dilettanti, residenti in Provincia e non. Si accettano sia fotografie a colori sia in bianco e nero. Non c’è un limite delle dimensioni. L’iscrizione al concorso è gratuita. Sono ammesse sia immagini scattate su pellicola (negativa o diapositiva), sia realizzate con apparecchi digitali. Non sono ammessi fotomontaggi, doppie esposizioni, filtri digitali o ritocchi digitali, salvo lievi correzioni di colore, contrasto o esposizione. Gli originali (file digitali o pellicola) dovranno essere spediti a Mood via Mandelli, 11 - 29121 Piacenza, su cd o dvd in alta qualità. Le foto dovranno essere accompagnate dai dati del partecipante (una sola foto per ogni partecipante) e da una sintetica descrizione del luogo e della motivazione delle stesse. Verrà fatta una selezione degli scatti migliori da parte di una giuria di esperti e le foto più belle verranno esposte per tutta la durata della manifestazione, durante la quale verrà poi proclamato il vincitore. Le fotografie più belle verranno anche pubblicate sul sito e su altri strumenti d’informazione. Le iscrizioni termineranno intorno a metà settembre, in modo che la giuria abbia un mese per valutare gli scatti e decidere i migliori.

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pubblicato il 30/06/2014 16:31:22 nella sezione "Wine style"
pubblicato il 19/06/2014 19:04:18 nella sezione "Wine style"
A cura di Cassandra Lessim

Quanto è importante la comunicazione oggi nel settore vitivinicolo e quale è il modo giusto per farla, quali sono gli interlocutori giusti e come comunicare al meglio? Sono solo alcune delle domande che probabilmente ogni azienda vitivinicola si pone ogni giorno. Abbiamo provato a parlarne con Alessandra Conforti, giovane giornalista toscana che ha unito la sua passione per la comunicazione a quella per il vino, facendone parte del suo lavoro.
"Alessandra raccontaci la tua esperienza nel mondo del giornalismo

Devo confessare che non sono una di quelle persone che nasce con l’idea di fare un determinato lavoro, io ci sono arrivata per gradi. Ho sempre avuto un’innata predisposizione alla scrittura e fin da piccola ho sempre pensato che avrei fatto un lavoro che mi permettesse di scrivere. Inoltre sono una persona molto curiosa. Leggo tantissimo e cerco di essere sempre informata su quello che succede nel mondo, sempre cercando di formare un mio pensiero critico, senza fermarmi alle apparenze. Il giornalismo armonizza tutte queste cose! All’ultimo anno di università, in quel periodo della vita in cui si cerca di trovare la propria strada – con un po’ di paura su cosa succederà poi - , contattai un giornale locale e mi proposi per una collaborazione. Inviai un articolo, lo pubblicarono e da lì iniziò tutto. Successivamente decisi di farne una vera e propria professione, mi sono iscritta all’ordine ed eccomi qua.
"E il mondo vitivinicolo?

Possiamo dire che è un’altra passione?! Sono nata e cresciuta in una zona con una grande tradizione vitivinicola, nel sud del Chianti, a un passo da Montepulciano, dalla Val d’Orcia e da Montalcino. Uno dei miei primi lavori come giornalista poi è stato quello di press office per una importante cantina della zona di Montepulciano. Da lì è nato un amore per questo mondo e per le sue contraddizioni che mi hanno portato, con alcuni colleghi, ad aprire un portale sul mondo del vino, The Wine Italia.
"È difficile lavorare in questo settore?

Nel vino o nel giornalismo in generale? Non importa, la risposta è la stessa: abbastanza! Oggi purtroppo chiunque si definisce un giornalista o un esperto di comunicazione, sembra quasi che basti saper scrivere per fare questo lavoro e, in un certo senso, tutti sanno scrivere. Purtroppo però non tutti sanno farlo al meglio, non tutti si impegnano per migliorare e crescere e questo crea grossi problemi. Quello della comunicazione, in ogni campo, non è un settore semplice. È importante essere sempre al corrente delle nuove tecnologie, individuare le migliori strategie, saper osservare i grandi e serve molta umiltà, oltre alla fortuna di incontrare persone più esperte disposte a insegnarti i “trucchi del mestiere”. Nel vino poi tutto si acuisce perché è un campo particolare, dove occorrono anche altre competenze che comunque si acquisiscono con l’esperienza e la passione.
"Quanto è importante la comunicazione nel settore vitivinicolo?

Importantissima come in ogni settore. È importante comunicare il proprio lavoro e far conoscere la qualità e il valore aggiunto dei propri prodotti altrimenti si rischia di rimanere fermi in un mondo in continua evoluzione.
"Quali sono i segreti di una buona comunicazione?

Oggi principalmente la cosa più importante è essere presenti. Sembra una banalità ma con l’avvento di internet, dei social network e dei nuovi media non è così facile perché tutti hanno, potenzialmente, uno spazio e le informazioni sono davvero tantissime. Oggi quindi è essenziale un lavoro continuativo attraverso articoli, comunicati, newsletter, gestione dei social e così via per poter uscire dalla massa e farsi conoscere.

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pubblicato il 10/06/2014 12:12:23 nella sezione "Wine style"
Di Alessandra Conforti

Ogni momento è buono per apprezzare un buon vino?? Assolutamente no! Per comprendere ed apprezzare al meglio le qualità organolettiche di un buon vino, è importante scegliere la giusta ora per degustarlo perché, si sa, la degustazione è un’arte antica e segue regole naturali, che si confanno al nostro corpo. Per eseguire una buona degustazione occorrono sensibilità e tanta esperienza ma soprattutto, una buona conoscenza di noi stessi e dei nostri sensi. Per questo motivo la prima regola da ricordare è il SILENZIO. Nel momento in cui ci si accinge a degustare un vino non si parla, si ascolta quello che il vino racconta al nostro corpo. Prima si osserva, e gli occhi si riempiono di colore, poi si annusa e si lascia che i profumi che caratterizzano quel vino inebrino le nostre narici. A questo punto chiudete gli occhi e aprite le porte dei ricordi, lasciatevi trasportare dai profumi senza cercare di capire cosa sono, riconoscere il cioccolato fondente piuttosto che il ribes verrà dopo, quando sarete più esperti. Focalizzate l’attenzione su ciò che quei profumi vi riportano alla mente e comprendete se per voi sono gradevoli o sgradevoli. Assaporate questo momento prima ancora di portare il vino alla bocca. Inspirate un’ultima volta mentre portate il vino alla bocca così da riempire i vostri sensi. Anche questa fase è importante isolarsi dai rumori di sottofondo e concentrare la nostra attenzione sul vino, è lui che ci parla attraverso le nostre papille gustative, è in questa importante fase che riusciamo a distinguere dolcezza, acidità ma anche sensazioni termiche. L’orario migliore per vivere questa esperienza è fra le 10 e le 12 di mattina, lontano dai pasti ma quando ancora non abbiamo lo stimolo della fame che potrebbe indurci false sensazioni. Se non siete esperti ricordare di non prendere in esame molti vini. Rischierete di non ricavarne nulla di buono. Iniziate con un vino solamente e prendetevi tutto il tempo, non fatevi trarre in inganno da chi degusta per professione e ascoltate il vostro corpo e i vostri sensi, non vi tradiranno sicuramente! Ultima regola, di contro alla prima del silenzio è DEGUSTARE IN COMPAGNIA! Come ogni altra cosa anche il vino con i veri amici è più buono quindi, dopo esservi presi il vostro tempo e aver vissuto la vostra esperienza sensoriale, parlatene e confrontatevi, scherzate e divertitevi, imparerete più in fretta e sarete più appagati perché ogni sorso di vino è un mondo a sé, condividerlo è un’esperienza in più!

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pubblicato il 13/02/2014 09:32:10 nella sezione "Wine style"
pubblicato il 07/01/2014 11:07:41 nella sezione "Wine style"
di Cristina Vannuzzi

Certo Firenze non finisce mai di stupirci e ogni evento in città è l’occasione per creare un grande contenitore pieno di arte, musica e dj,concerti e band emergenti, un sound di sottofondo per la moda, che la fa da padrona, ma quest’anno anche il vino, l’arte e le fragranze sono i partner che esaltano le caratteristiche della città e l’evento che ci porta all’attenzione del mondo.
Sono proprio la musica e l’arte i temi di questa edizione della fiera internazionale dell’abbigliamento che presenta in anteprima mondiale le collezioni di 1.044 marchi di cui 395 dall’estero (il 38%) per l’autunno-inverno 2014-2015. Aziende che affrontano con coraggio il mercato interno in piena crisi, ma che guardano all’export che mai come oggi sta apprezzando come fatturato il made in Italy di qualità.
Mille gli eventi, unici, come il ritorno a Firenze di Chiara boni, con la sfilata della sua Petite Robe,
Stefano Ricci, Rifle Jeans a Villa Cora, Roy Roger’s, Lardini (azienda marchigiana d’eccellenza che veste la Fiorentina) con l’esposizione di sei tele dell’artista Andrea Tarella che reinterpretano la collezione…..
E poi i tantissimi eventi in città, nei luoghi più belli, gli eventi “Fuori Salone Pitti”, come quello a Palazzo Gaddi, il Fashion Tea Time. Un progetto importante, ideato e curato da Criss Egger, che vede la “prima volta” a Pitti di nuovi brand come l’azienda italiana di borse “Liberty” del Ferrarese Alfio Terroni e poi nomi emergenti come Isla Fontaine, Veronica Bettini, Maria Napoletano, Nayra e Noritamy.
E nelle splendide sale del’500 di Palazzo Gaddi, dove l’allestimento di Cris Egger è stato ideato con manichini autentici del secolo scorso firmati Emporio 1919 di Firenze, spiccano i quadri della pittrice fiorentina Elisabetta Rogai, che applica la tecnica del wine made, e presenta i suoi preziosi shatush in cachemere prodotti dall’azienda toscana Ottotredici di Paolo Panerai.
Nasce proprio dal vino un progetto glamour che “profuma” di vino…quello di un magico incontro di donne, una sorta di gioco di squadra, tra l’artista e Teatro Fragranze Uniche che sono riuscite a creare una nuova linea di fragranze, i Divini: una fragranza unica e sorprendente, nata da un mix di aromi primari, vino rosso dolce e suadente, tipici dei vitigni, soprattutto di quelli aromatici che esaltano le fragranze dell’uva fragola, la fragolina di bosco, la mora con lievi note fiorite, passionale e sensuale come solo può essere un prodotto della terra Toscana.
Articolata in otto pezzi, la collezione riproduce – con l’aggiunta del logo
EnoArt© - i dipinti di Elisabetta Rogai, realizzati col vino secondo una formula innovativa. In ogni caso i soggetti dei dipinti sono giovani donne senza tempo, icone di una contemporaneità che non toglie spazio a momenti di riflessione e analisi. Nei volti e nei corpi delle protagoniste c’è tutto l’universo emozionale di Elisabetta Rogai, il suo figurativo informale capace di instaurare un legame strettissimo con chi ammira le opere d’arte.

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pubblicato il 07/11/2013 11:09:33 nella sezione "Wine style"
pubblicato il 28/10/2013 09:31:26 nella sezione "Wine style"
Cristina Vannuzzi

L’abito non fa il monaco, ma una presentazione adeguata può modificare radicalmente il risultato finale: lo sanno bene tutti gli attori del mondo del vino, dai gestori di enoteche/cantine ai semplici appassionati, consapevoli di quanto un’etichetta ben studiata, o una cantinetta in legno dai colori giusti, possano influire sull’approccio al vino in modo importante. Per questo, espositori per bottiglie caratterizzati da design sofisticati, lineari ma non semplici, stanno gradualmente conquistando l’attenzione del mercato; in Italia, tale tipologia di prodotti non è ancora decollata, ma nei paesi del nord Europa (Regno Unito, Belgio) l’attenzione verso le modalità di esposizione delle bottiglie è ormai consolidata. Non è raro trovarsi a conservare decine di bottiglie in uno spazio ristretto: al di là della componente estetica, soluzioni professionali permettono un notevole risparmio di spazio, un’organizzazione ottimale ed una conservazione nelle condizioni ideali. La conservazione in cantinette permette infatti di non occupare spazio nel frigo di casa, mantenendo le bottiglie alla temperatura prescelta e nella posizione corretta.
I prezzi sono relativamente accessibili: con meno di 20 euro è possibile acquistare presso le aziende specializzate alcuni modelli base. Naturalmente, chi ha la possibilità di compiere investimenti maggiori può trovare senza problemi strutture pregiate, come il Woodwall interamente realizzato in legno (dal costo superiore ai 1500,00 euro).
Molti acquirenti prediligono soluzioni modulari, che permettono di andare a comporre gradualmente una struttura portabottiglie a seconda delle esigenze, iniziando con una base da 4-6 bottiglie e arrivando nel tempo ad un’esposizione da oltre 20 pezzi; molto quotata è la soluzione che prevede l’applicazione di strisce led luminose, che valorizzano il contenuto senza risultare invadenti. I modelli disponibili sono molto numerosi, la scelta è legata a fattori tanto funzionali quanto estetici: c’è chi preferisce il metallo a vista, che predilige le sensazioni tattili/visive offerte dal legno. Non di rado, per trovare la giusta alchimia fra espositori particolarmente importanti ed il contesto d’arredo ci si affida ad arredatori esperti: una consulenza che, tuttavia, può costare più della stessa struttura.

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pubblicato il 24/09/2013 11:49:39 nella sezione "Wine style"
pubblicato il 17/09/2013 12:14:40 nella sezione "Wine style"
pubblicato il 21/08/2013 17:35:03 nella sezione "Wine style"
di Alessandra Conforti per The Wine Italia

Che siate veri intenditori di vino o semplici amanti di questo nettare prelibato, nella vostra casa non potranno mancare accessori essenziali o meno. Abbiamo fatto un giro in rete per vedere cosa ci propone in fatto di arredamento il mondo "wine", scoprendo che c'è davvero da sbizzarrirsi! Ad esempio invece di comprare delle semplici sedie potreste utilizzare un TappoTable proposto da
ShoWine, un "tappone" in sughero massiccio da usare come seduta o come tavolinetto ( esiste anche a forma di gabbietta da spumante!). Troverete poi molti tavoli, portabottiglie e sedie ricavati dalle botti in legno, un tocco davvero chic per il vostro angolo di degustazione!
Se siete amanti del fai da te, vi consigliamo di visitare questo sito tiriordino.com dove troverete consigli e idee per realizzare oggetti deliziosi come tavolini, puf, carriole da giardino, lavandini e molto altro, utilizzando solo le vostre vecchie botti!
Un modo originale per arredare i vostri spazi, sia in casa che all'aperto e accogliere i vostri amici per tante degustazioni insieme.


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pubblicato il 25/06/2013 08:25:38 nella sezione "Wine style"
pubblicato il 20/04/2013 11:35:08 nella sezione "Wine style"
di Alessandra Conforti per The Wine Italia

Sempre più winelovers si muovono in Italia alla scoperta di paesaggi e luoghi legati al vino. Una parte importante del turismo italiano che sembra non conoscere crisi. per questo motivo "The Wine Italia" vuole offrirvi una rubrica con articoli dedicati ai luoghi e agli itinerari del vino per aiutarvi a scegliere le mete dei vostri viaggi.
Iniziamo da Roma. Scelta particolare penserete, visto che non è uno dei primi luoghi che vengono in mente pensando al vino. Roma però è una vitta ricca di eventi e particolarmente legata alle tradizioni eno-gastroniche.
Non potremmo certo parlarvi di ogni meraviglioso monumento presente a Roma ma possiamo certo consigliarvi dove andare a gustare un buon bicchiere di vino per deliziare i vostri sensi. Con uno spettacolare panorama sul Foro Traiano, a Palazzo Valentini (Via del Foro Traiano 82/84) troviamo l'
Enoteca Provincia Romana, un luogo dedicato alle eccellenze del territorio della Provincia di Roma. Aperta da lunedì a sabato, dalle 10 alle 23, qui potrete rilassarvi dopo una bella passeggiata nel centro di Roma, degustando una delle 300 etichette presenti e ristorandovi con la cucina tradizionale dello chef Severino Gaiezza. L'Enoteca Provincia Romana è diventato un punto di incontro per appassionati vino, per chi vuole fermarsi per pranzo, cena o per un aperitivo e per chi ama degustare con gli amici. Proprio in questi giorni è stato presentato il calendario degli eventi 2013 che vedranno degustazioni, workshop e conferenze, tutto al fine di promuovere le eccellenze eno-gastronomiche locali. Un'idea per un week-end romantico o con gli amici, dedicato alla cultura o allo shopping ma sempre e comunque in compagnia di un buon bicchiere di vino.
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