The wine italia, il nuovo modo di conoscere il vino. Testata giornalistica in corso di registrazione. Direttore Responsabile Alessandra Conforti. TheWineItalia è un prodotto "Web Mouse Consulting Srl" Strada di Rovereta 42, 47891 Falciano (RSM), e-mail info@thewineitalia.com
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pubblicato il 14/05/2018 09:57:28 nella sezione "Arte Wine"
“Ehi Mercedes !” un brindisi con il rosso del Chianti Classico della Azienda
Agricola Colle Bereto di Radda in Chianti per una ventata d’aria nuova per la presentazione della quarta generazione della baby Benz, dove la
tecnologia è l’elemento chiave del rinnovamento con un inedito infotainment e un motore entry level e dunque entrare in un nuovo mondo interagendo con la propria auto, sfiorando con mano il touchpad, il touchscreen e i tasti al
volante, limiti inimmaginabili per l'interazione tra uomo e macchina, due parole ed ecco che nuova Classe A non solo ti ascolta ma risponde anche
alle richieste consentendo di gestire facilmente e con un comando vocale tante funzioni del sistema di navigazione, dell'autoradio, del climatizzatore e
altro ancora.

Una presentazione sorprendente, quella effettuata a Firenze dalla GMG Mercedes di Giovanni Birindelli nella Piazza Strozzi, che ha sorpreso il mondo degli appassionati e la stampa per un inedito concentrato di eleganza
e stile.

Infatti Piazza degli Strozzi è stato teatro di un evento che ha abbinato l’Arte e la bellezza alla tecnologia più avanzata, l’EnoArte di Elisabetta Rogai alla Classe A, una inedita performance live, l’abile uso del pennello dell’Artista abbinato al Chianti Classico del vino dell’Azienda Agricola Colle Bereto per un momento che celebra la passione per il mondo dell’Auto con l’Arte, il
glamour di autovetture di sogno mostrate dalla concessionaria GMG Mercedes di Giovanni Birindelli.

Non nuova ad avere consensi e definizioni della sua tecnica EnoArte come “innovativa” l’Artista Elisabetta Rogai ha usato per la sua performance live il rosso di Colle Bereto, ottenuto da uve Sangiovese (97%) e Colorino (3%). che presenta un grado alcolico 13°-14°vol, dopo una maturazione di 12 mesi in piccole botti di rovere e un’affinatura di altri 6 in bottiglia.

L’Artista ha riunito autorità, collezionisti e amici, clienti, stampa e campioni
dello sport al Colle Bereto, l’american bar più glamour di Firenze, dove la concessionaria GMG Mercedes, main sponsor dell’evento, ha creato su red carpet un isola statica di stile, presentando in anteprima la nuova Classe A Mercedes, autovettura compatibile con la bellezza della Piazza Strozzi, facendola diventare, da memoria storica, il luogo privilegiato dello scambio di
arte e tecnologia, un crocevia di cultura, mutando armoniosamente, un simbolo della storia di questi luoghi antichi, rendendoli moderni e vivibili.

​LA CANTINA COLLE BERETO
La cantina della Tenuta, immaginata come un “salotto del vino”, è ricavata all’interno delle antiche ed originarie strutture del Borgo ed organizzata secondo le più efficaci e moderne tecniche di vinificazione, con procedimenti
di trasferimento “a caduta” che sfruttano il naturale declivio su cui si appoggiano gli antichi fabbricati del borgo. La tinaia contiene tini da 30 hl in rovere e tini climatizzati in acciaio con temperature di fermentazione controllate. L’area dedicata all’affinamento in legno comprende botti di rovere da 700 litri per il Chianti Classico Riserva ed il Gran Selezione, piccole botti da 225 litri, nuove ogni anno, per Il Cenno ed Il Tocco; per il Chianti Classico vengono utilizzate botti piccole al secondo o terzo passaggio. Questo periodo
in legno permette ai vini di Colle Bereto di maturare ed evolversi in modo elegante ed equilibrato. Nella parte più bassa della cantina, per forza di gravità e per non alterare la qualità dei vini, ha luogo l’imbottigliamento.
Firenze, maggio 2018

Colle Bereto Piazza degli Strozzi, 5R - 50123 Firenze
|www.collebereto.it|colebereto.it
elisabettarogai.it
gmgspa.it
cafecollebereto.com

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pubblicato il 09/05/2017 10:21:16 nella sezione "Arte Wine"
Le Tavole Italiane ieri e oggi, una rassegna dedicata agli usi e costumi degli Italiani. La mostra, organizzata da FormaPensiero e Starring in collaborazione con l'Archivio di Stato di Milano e il contributo di Gambero Rosso coniuga tra loro mondi affini come Cibo, Arte, Musica.

Alla rassegna Cibum Nostrum saranno esposti cinque dipinti di Elisabetta Rogai, l’eclettica artista fiorentina che ha ideato una nuova tecnica, l’EnoArte. Fin dall’antichità i pittori utilizzavano alcuni prodotti della terra, come ad esempio le bacche, lo zafferano, le terre, il carbone.  Con la sua tecnica EnoArte, Elisabetta Rogai ha recuperato questa tradizione ed è riuscita, attraverso molteplici sperimentazioni e con l’aiuto di un professore di chimica organica, a dipingere col vino con un risultato sorprendente.

Il vino per Elisabetta Rogai, un rapporto intenso, umano, un bene di prima necessità, un piacere, un sogno, un territorio, una storia, una regione, la Toscana, una storia di uomini dove l’artista narra immagini ed emozioni.

Elisabetta Rogai è un’artista completa. La sua pittura ci cattura, ha un che di ancestrale,
concentra in sé tutti gli elementi che ci sono più cari e che fanno parte della sua essenza, del suo DNA, componenti che le sono così familiari che spesso quasi vengono dimenticati: il cipresso, la terra, il vino, il flash della piazza più amata, indiscusso cuore  di Siena e della sua festa più importante, il Palio di Siena e il suo Drappellone, sono tutti principi che ci riportano, con una corsa sfrenata di cavalli, alle nostre emozioni primordiali di bambini che, in ginocchio sulla nuda terra, giocavamo felici .

CIBUM NOSTRUM – Una rassegna per mostrare un patrimonio culturale attraverso La Tavola.

La tavola, una delle espressioni più profonde della cultura di un Paese, frutto della storia e della vita dei suoi abitanti, diversa da regione a regione, da città a città, da villaggio a villaggio. La rassegna racconta, attraverso la tavola, l’elemento essenziale dell'identità stessa di un popolo, le Tavole italiane di ieri e di oggi, per raccontare usi e costumi del BelPaese fotografandone le abitudini alimentari, l'avvicendarsi di gusti, riti e tendenze a tavola per rappresentare e approfondire la celebrazione del desco, fulcro della vita familiare e sociale per secoli di storia della civiltà, per un excursus storico che ricorre a
documenti, fotografia, creatività artistica per raccontare l'Italia e il cibo, in occasione della settimana che Milano dedica proprio al cibo e alla consapevolezza alimentare, oltre che alle eccellenze enogastronomiche e ai grandi protagonisti della ristorazione d'autore.

Organizzata da FormaPensiero e Starring in collaborazione con l'Archivio di Stato di Milano, coniuga tra loro mondi affini come Cibo, Arte, Musica, la rassegna si svolge dal 5 al 13 maggio a Palazzo Senato, uno dei palazzi storici Milanesi più belli, sede dell’Archivio di Stato,  in occasione della settimana dedicata al cibo Milano Food Week, del cui calendario la rassegna fa parte.

Milano, 5/13 maggio 2017 a Palazzo Senato, settimana del Milano Food Week
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pubblicato il 21/11/2016 10:22:57 nella sezione "Arte Wine"
"Dalla Puglia a Firenze, il food, il vino e la pietra Al Gourmettino l’Osteria Contemporanea di Domenico Cilenti


A Firenze si accendono le luci, Il Gourmettino, l’Osteria Contemporanea di Domenico Cilenti, apre i battenti con una serata dedicata agli amici, per una cena particolare: l’omaggio alla Puglia dell’artista fiorentina Elisabetta Rogai.
Ascoltare il tempo e la natura per un magico incontro, quello di Elisabetta Rogai con la Puglia, a Firenze al nuovo locale di Domenico Cilenti, Il Gourmettino, una performance live di EnoArte con una lastra di pietra dell’Azienda Dell’Erbe, leader mondiale, arrivata da Apricena nel Gargano, il Nero di Troia de le Cantine Le Grotte di Apricena (FG) e la cucina di Domenico Cilenti; a Firenze il segno tangibile di una evoluzione che racconta la capacità di produrre una qualità senza eguali, la storia, la natura e la cultura del territorio, così unici per caratteristiche e ricchezza, conferiscono ai prodotti della terra pugliese un valore aggiunto che, se pienamente utilizzato, può creare le condizioni di una nuova stagione di sviluppo condiviso.
Ed Elisabetta Rogai coglie l’attimo, usa i prodotti per “contaminarli” con la sua EnoArte, li vive, trasformandoli in un momento evocativo, ma anche innovazione, pensato, riflesso dai suoi pensieri, dalla sua curiosità, dal suo eclettismo…..nasce una nuova materia dove dipingere con il vino, la pietra garganica di Apricena, che lei domina, con grazia e con sapienza, la fa vivere, la plasma di colore, gli da un anima.
E l’eclettismo della Rogai ci porta per la prima volta ad un inedito abbinamento, pietra e vino, la pietra usata come inedita tela d’artista per dipingere con il vino, un abbinamento insolito ma anche logico, quello di unire, con l’arte, due prodotti della terra che ci rappresentano in maniera efficace, con tutte le caratteristiche della cultura come tradizioni, storia e la proiezione verso il futuro, stagione dopo stagione; niente, infatti, come il vino e la pietra parlano della nostra terra, che, coinvolgendo le emozioni in un bicchiere di vino suggeriscono la ricerca per individuare l’evoluzione delle aspettative, gesti armonizzati da un rapporto che acquisisce le sfumature più sofisticate per far nascere un capolavoro della natura.
DOMENICO CILENTI: L’EXECUTIVE CHEF DE IL GOURMETTINO


Nato a Peschici nel 1972, inizia la sua carriera culinaria nella cucina del ristorante di famiglia. Parte poi in Svizzera per lavorare come sous chef nelle cucine di Dario Ranza, executive chef della Villa Principe Leopoldo di Lugano.
Dal 2003, con l’apertura del suo ristorante “Porta di Basso”, contribuisce alla riscoperta del Gargano e del suo patrimonio gastronomico, grazie alla sua cucina d’innovazione pugliese.
La cucina di Domenico è focalizzata sulla creazione di un’esperienza totale fatta di sfumature nette e di sapori brillanti tipici del sud Italia, composta da prodotti interamente biologici, biodinamici o selvatici.
Lo stile audace che caratterizza gli abbinamenti dei suoi piatti gli permette nel 2003, a un anno dall’apertura, di entrare nella guida Michelin. Nel 2006 vince il premio come miglior giovane chef della Puglia, nel 2008 quello di miglior giovane chef del Mezzogiorno a cura di Luigi Cremona, noto giornalista del mondo culinario e nello stesso anno è insignito del titolo di chef dell’anno in Puglia.
Oggi Domenico Cilenti è riconosciuto come uno dei più influenti

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pubblicato il 11/08/2015 18:22:51 nella sezione "Arte Wine"
Enoarte, dipingere con il vino…….per Elisabetta Rogai è un progetto che nasce da una riflessione sul ruolo dell'arte contemporanea nel rispondere a problemi globali e sociali quali la sicurezza alimentare ed energetica, la dispersione e la tutela dell'ambiente.
Il «bere insieme», come cita la Rogai, nell’antica Grecia implicava l’idea di un’uguaglianza che era uno dei valori che caratterizzava la pratica: si beveva “tra uguali”, per cui un compito a cui l’artista adempie non solo attraverso parole che stimolano ad una maggiore consapevolezza, ma anche con un'azione concreta in favore dello sviluppo sostenibile. Ed è quello che l’artista effettua ogni giorno, con tocco gentile ma fermo, da sempre, e maggiormente oggi, compatibile alla linea guida di Expo, oggi che anche il Comune di Siena l’ha fortemente voluta per dipingere anche con il vino del territorio senese il Drappellone del Palio dell’Assunta, il 16 agosto.
……..E il 10 agosto finalmente è stato svelato il Drappellone, dipinto anche con il vino del territorio senese, quattro tipologie di vini, le marche identificative del territorio senese, e presentato davanti al Sindaco, alla Giunta Comunale, alla stampa e ai media: in oro la scritta ”Amate la giustizia voi che governate la terra”, i simboli delle 10 contrade, i berberi, usati come biglie da un bambino, un cittino senese, Siena sullo sfondo con il suo paesaggio rurale e agricolo e soprattutto l’immagine di Maria, Assunta in cielo, tenera e protettiva, l’aureola di spighe con la tecnica antica, in foglia d’oro, ma immagine emblematica di donna, una immagine dove si indovina la sensibilità tipica dei grandi affreschi di ispirazione religiosa e un’identità femminile forte e orgogliosa che evoca il concetto atavico di Madre Terra oltre ai contenuti allegorici che richiamano uno dei tratti più tipici e universalmente riconosciuti dell’identità territoriale senese, la produzione agroalimentare e del secolare legame tra la città e le sue campagne, e il riconoscimento del ruolo delle donne nell’alimentazione mondiale.



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pubblicato il 27/07/2015 11:23:52 nella sezione "Arte Wine"
Quella della pittura col vino rosso al posto dei tradizionali colori è una notizia che ci accompagna da qualche anno. Il nome di Arianna Greco, quale maggior esponente in Italia e all’Estero, dell’Arte Enoica, ormai è conosciuto dagli addetti al settore e dagli appassionati d’Arte. Le sue opere continuano a fare il giro del Mondo, dall’Italia ad Hong Kong, dalla Russia a Pechino. Nasce così la voglia di abbracciare anche un’altra fascia di pubblico e di far conoscere la sua sublime Arte anche alla gente comune: nasce un film-documentario prodotto dalla Daunia Production di Pierluigi del Carmine e interamente girato in Puglia, terra di vini e dalle grandi potenzialità oltre che la Terra che ha dato i natali ad Arianna Greco, meglio conosciuta come “l’Artista del vino”. Un film documentario che racconta la sua storia, da quando è nata l’idea di dipingere usando il vino, per amore dell’uomo che le era accanto, ai giorni nostri, quando l’amore è finito e l’Arte Enoica è rimasta. La regia si incentra sul viaggio compiuto da Arianna Greco attraverso la Puglia alla ricerca dei vini che possano servirle per realizzare un’Opera d’Arte. Tale ricerca si snoda in tre Aziende rappresentative dei tre vitigni pugliesi più importanti, Negramaro, Primitivo e Nero di Troia. Tre realtà che, conoscendo la fama e la bravura di Arianna Greco, nata a Porto Cesareo (Le), hanno deciso di puntare su di lei: Conti Zecca, Consorzio Produttori Vini di Manduria e Grifo. I loro vini divengono così colore nelle mani della Salentina, alla vigilia di due sue grandi Mostre, a Mosca e San Pietroburgo attraverso il canale russo Wine Leaks e a Pechino per Expophoto 2015 dove sarà presente all’evento fortemente voluto da Claudio Brufola, insieme ai migliori cinquanta fotografi italiani.

Il vino è dunque, ancora una volta protagonista d’Arte e…di cinema. In attesa di vedere Arianna e la sua Arte Enoica sullo schermo.
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pubblicato il 04/01/2015 09:31:35 nella sezione "Arte Wine"
Roma. L'Artista Arianna Greco e la Regista Agnese Correra presentano il primo video sull'Arte Enoica, ovvero l'Arte di dipingere usando il vino. Finalmente presentato al pubblico il mini-documentario della durata di circa quattro minuti realizzato presso l'Enoteca di Eataly Roma in occasione della Wine & Food Week e che mostra come il vino possa essere non solo soggetto ma anche oggetto d'Arte. In pochi minuti si assiste alla realizzazione da parte dell'Artista di un'Opera che, a partire dal momento dell'apertura delle bottiglie e fino all'apposizione della firma in calce, suscita nello spettatore una crescente voglia di vederla completata, una sempre maggiore curiosità che tiene col fiato sospeso fino all'ultimo minuto.
Le gocce di vino che colano giù per la tela, l'ossidarsi dello stesso a contatto con l'aria, i suoi cambiamenti cromatici istante per istante rendono affascinante la meritevole bravura dell'Artista, già nota a livello Nazionale e Internazionale grazie a questa tecnica pittorica che la colloca in cima alle eccellenze artistiche del settore.
Più che da descrivere, il video e' da vedere....
In attesa del Documentario completo che ci permetterà di godere dell'Arte Enoica per quasi un'ora.

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pubblicato il 21/11/2014 12:30:57 nella sezione "Arte Wine"
Roma, 13 novembre, Palazzo Brancaccio

Una Associazione contro la malasanità.
Aprendo il sito della Associazione saltano agli occhi i volti sorridenti di Marcello Lippi, Piero Chiambretti, Giorgio Panariello e tanti altri ancora ed emblematica la foto del primo premiato dell’associazione, il primo anno dalla sua costituzione, Piero Luigi Vigna, l’indimenticato procuratore fiorentino, Procuratore Capo Antimafia…..l’Associazione annovera i migliori professionisti d'Italia nei settori della medicina e della tutela legale uniti in Associazione per assistere e consigliare i cittadini vittime di inefficienze in ambito medico-sanitario:la nuova realtà si chiama 'Associazione Giustacausa', che nasce grazie al contributo di professionisti d'eccellenza – uno per ciascuna regione italiana, per la tutela dei cittadini che ritengono di essere vittime di episodi di malasanità.
Tra i nomi coinvolti ci sono lo Studio La Russa (Lombardia), il Prof. Ugo Ruffolo (Emilia Romagna), il Prof. Luminoso (Sardegna) e il Prof. Bin (Piemonte), sotto la presidenza onoraria dell'ex procuratore nazionale antimafia, Pier Luigi Vigna.
Quest’anno, edizione Premio Giustacausa 2014, a Palazzo Brancaccio, ospiti del presidente dell’Associazione, dottor Francesco Nobili, sono intervenuti medici e giornalisti, attori e attrici, personaggi del mondo dello spettacolo- tra gli altri Cesara Buonamici, Alessio Vinci, Alba Parietti, Leonardo Ferragamo, Mieli, la Lambertucci, Vittorio Sgarbi, Matilde Brandi - e da Firenze sono intervenuti il Prof Mario Dini, chirurgo plastico estetico e l’artista Elisabetta Rogai, prossima alla sua mostra/evento al Palazzo Medici Riccardi, sede della Prefettura di Firenze.

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pubblicato il 14/07/2014 11:21:49 nella sezione "Arte Wine"
FIRENZE - Un dencanter romano, un “kantharos” (coppa) etrusco, un’anfora del I secolo a.C. e una brocca medievale: sono quattro degli elementi più preziosi custoditi a “Winex”, l’esposizione permanente dedicata al ciclo di lavorazione della vite e del vino, con oltre 500 oggetti storici. Winex (sintesi di Wine Exposure) in via Martelli è aperto tutti i giorni, dalle 10 a mezzanotte (in concomitanza con gli orari del Little David), ingresso libero per i clienti del wine-bar. A ottenere dal museo Archeologico di Firenze i tre pezzi che arricchiscono il museo è stato Giuseppe Iuppa, appassionato di archeologia, di mondo etrusco e di vino, nonché titolare del ristorante Little David al cui interno sorge il museo: “Per molto tempo ho raccolto questo materiale in giro per l’Italia per piacere personale – spiega, con soddisfazione – e l’anno scorso finalmente mi sono deciso a selezionare gli esemplari più interessanti e ordinarlo secondo un criterio didascalico, in modo da dare un valore aggiunto per fiorentini e turisti. Vorrei che potesse diventare un’attrazione per far vedere ai visitatori di Firenze una parte importante del made in Italy enologico”.

Ecco una breve descrizione dei pezzi da non perdere per i wine lovers in vacanza nella città toscana:
IL DECANTER – Antenato degli odierni decanter, questo “Lagynos” di acroma risale al II secolo a.C.: presenta un collo alto e stretto, corpo largo con un’ampia spalla e un’ansa verticale tra la spalle e il limite inferiore dell’orlo. Veniva usato durante i simposi, e la sua presenza lascia intendere che i Romani si intendessero di vino e che lo gustassero con ricercatezza, rivelando particolari che vanno al di là dell’uso funzionale del decanter stesso.
IL KANTHAROS – Si tratta di una coppa per bere, diffusa sia presso i popoli greci che tra gli Etruschi, caratterizzata da due alte anse verticali che si estendono in altezza oltre l’orlo incurvandosi verso di esso, un invaso profondo e un diametro che in genere misura tra i 10 e i 15 centimetri. Arriva da Poggio Buco (scavi Vaselli 1959, tomba A camera 2) e risale alla fine del VII secolo a.C.
L’ANFORA – Si tratta di un tipo di manufatto in acroma con impasto più fine del normale, il che può far pensare che venisse utilizzata per contenere un vino più pregiato di quello consumato usualmente. Facendo un paragone con le botti moderne, quest’anfora vinaria è una sorta di “caratello” come quello usato per il vinsanto. Risale al I secolo a.C.
LA BROCCA – Il boccale trilobato da mescere in acroma depurata è stato scoperto nell’autunno del 1985 in piazza della Signoria, durante alcune operazioni di scavo, nel pozzo della Torre degli Umberti. Risale alla seconda metà del XIII secolo.
Fonte ANSA
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pubblicato il 19/06/2014 18:08:50 nella sezione "Arte Wine"
pubblicato il 18/06/2014 10:30:07 nella sezione "Arte Wine"
"Un incontro con i protagonisti dell’arte contemporanea, all’insegna del bello e del gusto che pulsano di vita: Eredi Chiarini incontrano Elisabetta Rogai e Adriano Bimbi dal 16 al 19 giugno davanti alle vetrine del negozio di via Roma, a Firenze

L’arte sarà appunto “viva” perché arriva in strada e lì si intreccia alle vite degli altri. L’arte è rinascita, è movimento, è riscoperta, è materiale in trasformazione come lo è l’installazione creata con materiale di recupero; rete metallica e tondini di ferro serviti ai carpentieri per costruire case e marciapiedi, oggi si sono trasformati in scrigno e proteggono qualcosa di prezioso. L’arte a disposizione di tutti, come racconta il messaggio ai piedi dell’installazione “… tutto è stato posto qui per il beneficio di tutti...” attribuita ai nativi americani studiati da Edmund Murphy (1917-2002, sacerdote americano) nel libro Wisdom Literature (letteratura della saggezza). Una frase nata nel 1981 e citata da Mattew Fox (frate domenicano espulso dall’ordine nel 1993 e definito da Ratzinger pericoloso e fuorviante) nel suo libro In Principio era la Gioia.

Ecco dunque gli artisti scelti da Eredi Chiarini per il connubio tra arte e moda:

Il 18 giugno sarà presente la pittrice Elisabetta Rogai che propone l’uomo di-vino: la sua EnoArte, la tecnica di dipingere usando il vino al posto dei tradizionali colori, viene delineata per l’occasione sulla figura maschile, declinata in tre stili di moda differenti pur restando fedeli al “figurativo informale” della Rogai.

Il giorno successivo tocca ad Adriano Bimbi con il suo clochard “Seba” da “Puzzo Cane”, un “Ultimo” che riposa a suo agio in una dormeuse (che accoglieva Paolina Bonaparte del Canova), a simboleggiare la libertà, l’eleganza e la bellezza interiore e anche l’ardire presente in ogni uomo a prescindere dal livello sociale di primo o ultimo.

Quell’eleganza e quello stile profondo che solo Eredi Chiarini hanno e che imprimono a tutte le loro collezioni da molte generazioni .

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pubblicato il 29/05/2014 16:20:55 nella sezione "Arte Wine"
"Lands people wine" è una raccolta di fotografie d'autore realizzate per il volume "Puglie, storie di terre e vini". Immagini che raccontano le terre pugliesi e le persone che le trasformano attraverso la cultura millenaria dedicata alla viticultura valorizzando questo splendido territorio.

Un racconto fotografico che descrive e valorizza la storia di tanti imprenditori con la vocazione di produrre eccellenze rispettando i luoghi ed il territorio di questa meravigliosa regione.
Il reportage è un diario di viaggio, di incontri con i protagonisti dell'enogastronomia pugliese, di questo territorio baciato dal sole e lambito da due mari, una penisola immensa e lunga da dar l'impressione di non finire mai.

Negli scatti dell'autore ciò che colpisce è la capacità di rendere vive le emozioni delle tante storie stratificate nelle campagne e nei territori pugliesi. Un dialogo intenso e carico di emozioni che Claudio Brufola ha saputo instaurare tra la cultura del vino, i suoi protagonisti e quella dei beni ambientali ed architettonici di Puglia.

Uno sguardo originale e creativo, quello dell'autore, che coglie con maestria le passioni, i successi delle tante genti dedite a produrre ottimi vini e che giustamente sono rappresentate soggettivamente in bellissime immagini, tutte rigorosamente in bianco e nero.

"Nel nostro Paese bello la storia si può vivere nel sapore rosso di un vino forte, nel profumo dell'erba tagliata, in un cielo eterno che ha mille anime da raccontare".

Un saggio che evoca sentimenti positivi carichi di storia, di tradizioni, con immagini raffinate e dal denso significato visuale, che danno volto e anima ai vitigni autoctoni come il Negramaro, il Nero di Troia, il Primitivo.

Un sogno ad occhi aperti che la luce bellissima e particolare di Puglia ha offerto all'autore per realizzare questo viaggio raccontato attraverso mille volti che riflettono culture millenarie e innovazioni recenti.

Per cui luci ed ombre per disegnare le perle dell'enogastronomia, paradisiache visioni di bellezze naturali uniche, che fanno da compendio a tutto il racconto fotografico, evocate perfettamente in queste immagini.

Un racconto che oltrepassa la semplice raffigurazione, molto bello e significativo, fuori dai soliti clichè che mostrano sempre la solita bottiglia o bicchiere in mano, mortificando l'immagine di questo mondo tutto ancora da valorizzare.

Un patrimonio, quello dell'universo dei vini di Puglia, raccontato in maniera vivace, fresca, nuova da Claudio Brufola. Con il tatto di uno stile affermato, che distingue la sua fotografia, ha saputo far risplendere quello che purtroppo non sempre viene compreso: la bellezza.

Le Puglie, storie di terre e vini è un racconto affascinante sulla viticoltura pugliese, rappresentata dai tre vitigni autoctoni, Negramaro, Nero di Troia e Primitivo di Manduria, e attraverso 39 aziende, sparse su tutto il territorio, che hanno aderito al progetto. Progetto composito che si avvale non solo del racconto di viaggio vissuto dall’autore nella regione dei trulli, ma anche di un reportage fotografico, realizzato dal fotografo romano Claudio Brufola, che descrive e valorizza la vocazione vitivinicola del territorio e i luoghi della regione più interessati da questa produzione. Le Puglie, storie di terre e vini è un libro di racconti, di viaggi e di incontri con i protagonisti dell’enogastronomia di questo splendido territorio baciato dal sole e lambito da due mari. Zanfi, come lui stesso racconta nell’introduzione, torna in Puglia dopo quasi quarant’anni per andare a riscoprire una penisola immensa e tanto lunga da dar l’impressione di non finire mai. Il suo, come scrive, è un viaggio attraverso “terre ricche di natura fantasmagorica, decifrabili a fatica nel susseguirsi ininterrotto di elementi solo a prima vista uguali, e invece così diversi uno dall’altro, anche a pochi chilometri di distanza”. Lo scrittore racconta il suo viaggio attraverso gli incontri con i protagonisti dell’enologia pugliese, con quei personaggi che lavorano ogni giorno con costanza e sudore per ottenere grandi risultati: dallo sperone fino al tacco, per incontrare il Mediterraneo, dalle cave di Apricena sino agli strapiombi rocciosi del profondo sud, dall’area di Noicattaro a quella di Rutigliano, da Adelfia a Polignano e Conversano, così come a Canossa e Cerignola, fino al tarantino e al Gargano. E poi Foggia, il Colosso di Barletta, la magnificenza della Cattedrale di San Nicola pellegrino a Trani, la città di Troia, le mura di Lucera e le cantine di San Severo, abbracciando Castel del Monte e Minervino o il vecchio borgo di Bari fino ad arrivare a Santa Maria di Leuca. Quello in Puglia è un viaggio che non sembra arrivare mai alla sua fine, ma che nonostante questo continua a stupire.
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pubblicato il 09/05/2014 11:02:21 nella sezione "Arte Wine"
pubblicato il 05/05/2014 10:40:20 nella sezione "Arte Wine"
Il vino è da sempre ARTE: ma se prima solo da gustare in eleganti calici ora lo è anche da ammirare con gli occhi grazie all’innovativa e stravagante tecnica pittorica ideata da Arianna Greco, giovane pittrice originaria di Porto Cesareo in provincia di Lecce che dipinge usando non semplici colori ma vino e Birra Artigianale.

Le sue donne, plasmate a colpi di vino rosso su tela, sono calde e sensuali e, in soli due anni, l’hanno resa famosa a livello internazionale tanto che, non solo ha dipinto per lo stilista Ferragamo e realizzato copertine di libri per registi e cantanti ma è addirittura volata ad Hong Kong per esibirsi in alcuni “live” di pittura davanti agli occhi increduli di tanti spettatori.

Dal Negroamaro al Primitivo, dal Nero di Troia al Sangiovese, dal Barolo all’Aglianico, questi solo alcuni dei “colori” utilizzati dall’artista le cui opere, depositate anche presso importanti Musei Italiani, cambiano nel tempo perché, ci spiega “Il vino su tela si ossida come farebbe in una barrique o in bottiglia ma molto più velocemente virando verso i colori aranciati tipici della maturità”. Per questo motivo le sue opere sono state paragonate al dipinto di Dorian Gray di wildiana memoria.

Dal 19 al 25 Maggio le opere dell’Artista saranno esposte presso la Sede dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia a Nardò (Le) in Piazza Salandra, 8.

Un’occasione da non perdere per “inebriarsi” di un’Arte così originale che le è valsa anche la nomina di Ambasciatrice nel Mondo della più antica Maschera della Commedia dell’Arte Italiana.

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pubblicato il 14/04/2014 19:12:40 nella sezione "Arte Wine"
pubblicato il 11/04/2014 11:18:58 nella sezione "Arte Wine"
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Guide
PRESENTATA A BERGAMO LA NUOVA GUIDA ORO I VINI DI VERONELLILa nuova edizione della guida Oro
TUTTE LE NOVIT DELLA GUIDA ORO I VINI DI VERONELLI 2016A Siena svelati i prestigiosi Sole
I SUPER TRE STELLE 2016 PREMIATI DALLA GUIDA ORO I VINI DI VERONELLIEcco i vini
LA GUIDA SUL LAMBRUSCO86 schede con i migliori vini le analisi sensoriali immagini e dati tecnici di produzione
Slow Food presenta: Il Vino Quotidiano
Fiere & eventi
Nuovo Curatore per la Guida Oro VeronelliAndrea Alpi Responsabile Formazione
Fieragricola Enovitis in Campo fa già il Pieno di IscrizioniGrande Partecipazione ai Convegni
Main Event Cocktail Show alla sua terza edizione stupisce ancoraAl via la seconda giornata di Food&Wine in Progress
MAIN EVENT COCKTAIL SHOWIn occasione di Food&Wine in Progress a Firenze Stazione Leopolda
ORTE IN CANTINAPercorso itinerante tra specialità locali e vini di qualità
Ristoranti
RISTORANTE AL CAPITELLOL’eccellenza dai sapori naturali
A FIRENZE CUCINA ETRUSCADai lampascioni al garum
OSTERIA DE LORTOLANORicercatezza delle Materie Prime e Alta Qualità a Due Passi dal Duomo
TAVERNA ANGELICAAutenticità e Cortesia nel Cuore di Roma
TRANI LA CENA DEI COLORILa primavera servita a tavola
Compro e vendo
VENDESI Azienda Gaiole in Chianti
VENDESI Azienda agricola Montepulciano - COD. PPEI000053
VENDESI Azienda agricola Montepulciano - COD. CSDT000345
VENDESI Azienda agricola Montepulciano - COD. RPDT000448
VENDESI Azienda agricola Grosseto - COD. RSDT000473
Il ricettario
PASTA FRESCA ALLE ROSOLINE DI CAMPOPerfetto abbinamento con Prosecco Superiore DOCG
BISTECCA ALLA FIORENTINA E CHIANTIUno dei piatti più famosi al mondo unito ad un grande vino
VIN BRULEPreparazione e Storia
Torta Ubriaca con Cioccolata e Vino Rosso
Orzotto con pere e radicchio rosso affogato al Vino Rosso
Arte Wine
A Firenze il Chianti Classico Colle Beretoe l’EnoArte di Elisabetta Rogai brindano alla tecnologia della nuova Classe A della GMG Mercedes
ELISABETTA ROGAI A MILANORassegna Cibum Nostrum
ENOARTE E LA PUGLIAAl Gourmettino l’Osteria Contemporanea di Domenico Cilenti
QUATTRO VINI DI SIENA PER ELISABETTA ROGAIL’artista fiorentina dipinge anche con il vino del territorio senese il Drappellone del Palio dell’Assunta
DIPINGERE COL VINO?Adesso è un film-documentario su Arianna Greco
Enoteche
ENOTECA PROVINCIALE DEL TRENTINODegustazione di vini salumi e formaggi
ENOTECA VINCANTO MilanoZuppa di cipolle di Isabella
ENOTECA PALAZZO PICCOLOMINI SIENANel 1987 ho ideato a Siena Le Bollicine primo bar à vin della città del Palio.
ENOTECA REGIONALE EMILIA ROMAGNAdal 1970 per difendere i vini del territorio Emiliano
ENOTECHE ITALIANE IN RETEComunicazione tra le enoteche italiane i produttori di vino ed il numeroso pubblico di internet.
Vini Italiani
NOCCHINO E FOGLIA TONDA DI PODERE EMAUn viaggio fra i sapori della Toscana
IL SOLE DEI TEMPIDa Massucco un vino da provare
IL VINO PI PREZIOSODalle Cantine Ravazzi agli amanti del buon vino
DIVINITYTutto il prestigio delle bollicine
IL BAROLOUn Nettare che Arriva dal Nebbiolo
Non solo vino
FENIMPRESE FIRENZE ADOTTA LA PIATTAFORMA DIGITALE FENPLACEPiattaforma digitale di comunicazione
RINASCE CON LA TERZA GENERAZIONE IL MARCHIO BRANDIMARTEGrazie alla nipote Bianca Guscelli
ACETO BALSAMICO DEL DUCA CELEBRA I 125 ANNI DI STORIABottiglia limited edition dal logo in lamina doro
RIVIERA GINDalla Romagna il primo e unico gin italiano prodotto con distillato di vino
FIRENZE ALLA SCOPERTA DEI SAPORI DELLA PUGLIAVenerdì 10 giugno al Ristorante Tosca