pubblicato il 17/03/2017 10:29:45 nella sezione "Non solo vino"
pubblicato il 28/12/2016 16:09:56 nella sezione "Non solo vino"
pubblicato il 14/10/2016 09:30:23 nella sezione "Non solo vino"
pubblicato il 16/09/2016 11:09:16 nella sezione "Non solo vino"
pubblicato il 09/06/2016 15:03:28 nella sezione "Non solo vino"
pubblicato il 04/05/2016 15:38:16 nella sezione "Non solo vino"
pubblicato il 04/04/2016 18:42:54 nella sezione "Non solo vino"
Abbiamo selezionato per voi Sirio Anfore un'azienda umbra nata dall'unione fra un grande esperto del settore vinicolo e un bravissimo artigiano che lavora la terracotta da una vita.
Se vi state chiedendo perché scegliere di produrre vino in anfore di terracotta...ecco la risposta!
1.Per prima cosa la terracotta è il primo materiale mai utilizzato dall’uomo per mantenere il vino e gli alimenti quindi, se vogliamo, scegliere questo materiale significa riscoprire una tradizione vecchia di secoli, ma aggiornata da tecnologie e knowhow nuovi.
2.In secondo luogo la terracotta non usa a piena superficie resine epossidiche come il cemento e non è asfittica come l’acciaio, facilmente sanitizzabile con vari metodi : soda caustica, acidi organici, luce ultravioletta e pure il fuoco ( con una torcia a metano)
3.La terracotta è un materiale naturale come il legno ma, al contrario del legno, non cede sapori terziari al vino.
4.La massa ridotta della terracotta riduce la possibilità che si formino alte temperature per la fermentazione dei vini rossi.
5.Se ben ideate e usate, le anfore in terracotta sono in pratica eterne.
pubblicato il 01/12/2015 11:17:10 nella sezione "Non solo vino"
4 dicembre 2015 Teatro Donizetti
DALLE NOTE AL PIATTO, SERATE D’ECCEZIONE CON I MIGLIORI CHEF D’ITALIA
L’Olimpo degli chef stellati e la lirica insieme a Bergamo per una serata nel contesto della Donizetti Revolution.
L’iniziativa Il Gusto per la Lirica avrà inizio venerdì 27 novembre in Domus, con un aperitivo sotto la regia dello chef Mario Cornali, e proseguirà il 4 dicembre con la cena di gala presso il Teatro Donizetti, con uno show cooking degli chef stellati Carlo Cracco, Enrico e Roberto Cerea, Davide Oldani.
Bergamo, 26 novembre 2015 – Musica e cibo: energie sensoriali, sapori d’eccezione. Pronta a proporsi tra le capitali internazionali dell’opera lirica, Bergamo ospita i primi, imperdibili, appuntamenti con l’iniziativa «Il gusto per la Lirica», ciclo di incontri per veri gourmand, dall’alta cucina alle melodie, ideato e coordinato dal team di Pernice Comunicazione.
Un progetto nato nell’ambito della Donizetti Revolution, l’iniziativa sviluppata del Direttore artistico della Fondazione Donizetti, Francesco Micheli, e sostenuta dal Sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, per valorizzare il compositore bergamasco, Gaetano Donizetti, in assoluto uno dei più famosi al mondo, trasformando l’opera da forma di intrattenimento elitario a piacere per la collettività.
Da qui l’accostamento con le delizie di una cucina senza tempo. A partire dall’aperitivo musicale, venerdì 27 novembre, alle ore 19.00 presso la Domus Bergamo Wine in piazza Dante presentato da Mario Cornali, fuoriclasse bergamasco della cucina, artista delle preparazioni stagionali, che nel suo Ristorante Collina ad Almenno San Bartolomeo, ha fatto della territorialità un marchio di riconoscimento, rigorosamente artigianale. Unicità che, per l’occasione, insieme ai suoi studenti dell’Istituto Alberghiero iSchool, declinerà a servizio delle note donizettiane che tanto hanno reso famosa Bergamo nel panorama della musica mondiale.
Alla prima data fa seguito il poker d’Assi della cucina italiana, venerdì 4 dicembre nel ridotto del teatro Donizetti. Per la prima volta insieme ai fornelli in un teatro, Carlo Cracco, Enrico e Roberto Cerea Davide Oldani e saranno gli straordinari interpreti della cena di gala, pronti a cucinare insieme per supportare ed esaltare la bellezza dell’opera, legandola al mondo dell’enologia e dell’alta cucina.
L'esclusiva cena di gala “Il Gusto per la Lirica” avrà luogo al termine della prima rappresentazione dell'opera La Scala di Seta, in un mix unico: nel ridotto del Donizetti la maestosità del teatro incontrerà la maestria della più rinomata alta cucina italiana. Un'occasione spettacolare, accompagnata da una accurata selezione di vini, curata dal talentuoso Luca Cinacchi, Direttore e F&B Manager del Café Trussardi e de Il Ristorante Trussardi Alla Scala di Milano, e premiato quest’anno dal Touring Club Italiano come Migliore Direttore di Sala d’Italia.
«Il Gusto per la Lirica rappresenta il modo migliore per chiudere gli appuntamenti di questa stagione: l’Opera diviene evento a tutto tondo oltre la musica, dall’aperitivo alla cena, in una contaminazione culturale che rappresenta una novità per Bergamo. Anche in questo modo cresce e si costruisce l’idea del Teatro Donizetti come centrale nella vita culturale cittadina.» - commenta Giorgio Gori, sindaco di Bergamo.
Per informazioni sull’aperitivo in Domus Bergamo Wine e sulla cena di gala al Teatro Donizetti, solo su prenotazione, rivolgersi a Pernice Comunicazione:
ilgustoperlalirica@pernicecom.it tel. 035 241227.
Per la partecipazione alla cena di gala costo comprensivo del biglietto per La Scala di Seta, è di 150€.
Il ricavato di tutta l’iniziativa sarà devoluto a sostegno della stagione lirica del Teatro Donizetti.
SOSTENGONO IL GUSTO PER LA LIRICA
Main sponsor, che per primo hanno creduto nella forza dell’iniziativa a sostegno della Lirica nel nome di Gaetano Donizetti:
FORD: casa automobilistica tra le più note al mondo, partner della serata con il brand di lusso Vignale;
ELECTROLUX: leader globale nel settore degli elettrodomestici e delle apparecchiature per uso professionale, fornitore degli strumenti da cucina;
Partner tecnici:
CALVISIUS: simbolo del caviale italiano, anzi bresciano doc, presente con un Original Tin in purezza e Oscietra Classic;
GUIDO BERLUCCHI: bollicine italiane d’eccezione, figlie della storica azienda adagiata sulle colline della Franciacorta;
GAMBERO ROSSO DI MAZARA: specialisti e fornitori dell’ammaru russu, crostaceo di gran pregio delle acque mediterranee;
ACQUERELLO: il riso Carnaroli Superfino Acquerello unico al mondo, coltivato e confezionato dalla famiglia Rondolino nella Tenuta Colombara, (VC);
TERRE FRANCESCANE: azienda umbra, fondata dalla famiglia Gradassi nel 1639 presente con l’olio “L’Italiano” Novello non filtrato;
SELECTA: azienda specializzata nella selezione di prodotti alimentari nazionali e internazionali con Jamòn Cinco Jotas e cioccolato Valrhona;
LAGO STORE BERGAMO: punto di riferimento dell’arredamento made in Italy, responsabile dell’allestimento delle location;
ISCHOOL: Istituto Alberghiero - Bergamo, collabora per ospitalità e servizio.
pubblicato il 11/11/2015 10:58:40 nella sezione "Non solo vino"
pubblicato il 26/10/2015 18:13:31 nella sezione "Non solo vino"
La valle del Chianti è una vera e propria perla della Toscana, ma è durante il periodo autunnale che riesce a dare il meglio di se: da tutto il mondo, infatti, arrivano turisti curiosi e innamorati dei suoi paesaggi dai colori dipinti, nella stagione dedicata a uno dei suoi prodotti di punto, il vino. Il Chianti, infatti, non solo è uno dei luoghi più suggestivi d’Italia, ma è anche la patria dell’uva di qualità sangiovese, il vitigno da cui nascono le migliori bottiglie del pregiato vino rosso.
Complice il bel tempo che questi mesi riescono ancora a regalare, è possibile organizzare in compagni di famiglia o amici un soggiorno in Toscana interamente dedicato alla scoperta della cultura eno-gastronomica di queste zone, un viaggio per rilassarsi e vivere secondo i ritmi della natura magica della valle del Chianti. Optando per una sistemazione in bed & breakfast o nei caratteristici appartamenti toscani avrete modo di godervi la vostra visita senza fretta, approfittando della pausa dagli impegni quotidiani per ricaricare le energie.
Se siete indecisi su cosa fare, ecco qualche utile suggerimento per andare alla scoperta della tradizione enologica di questa terra:
* Chiantigiana
Questa strada si sviluppa attraverso le colline e i vigneti che collegano Siena a Firenze per 61Km. Potete percorrerla in auto, in bici o in moto (trovate qualche consiglio
qui) attraversando paesaggi da cartolina che risplendono nei loro colori autunnali: una delle strade più seducenti d’Italia, lungo la quale assaggiare tutto il meglio della tradizione gastronomica locale e visitare i casali in cui viene prodotto il
Chianti Classico.
* Greve di Chianti
Il primo borgo che incontrate sulla strada Chiantigiana è Greve, una piccolo paese in cui le botteghe e i piccoli ristoranti tradizionali si susseguono sotto porticati in pietra e strette viette. Qui potete visitare il
Museo del Vino, gestito dalla famiglia Falorni, in cui scoprirete la storia della produzione locale e le principali tecniche utilizzate per la vendemmia.
* Panzano
Proseguendo dopo Greve si incontra questa cittadina caratterizzata dalla scenografica Pieve di San Leolino. Qui sorgeva anche un antico
castello che, grazie alla sua posizione strategica, rappresentava uno dei punti focali durante le battaglie tra Firenze e Siena; ad oggi è andato quasi completamente perso, ma nel punto in cui si trova la Chiesa di Santa Maria è possibile ammirare ancora parte delle torri e della cinta.
* Castellina e Gaiole
Continuando il percorso lungo la via Chiantigiana si raggiunge Castellina, centro abitato in cui spiccano i fastosi palazzi rinascimentali e la rocca. Qui è possibile ammirare anche importanti resti etruschi, segno delle civiltà passate che hanno popolato queste zone. Se ci si sposta verso est si raggiunge la città di Gaiole, un centro circondato da numerose fattorie e castelli, molto importanti dal punto di vista storico e vinicolo.
Non a caso si parla di questo itinerario come la Strada del Chianti Classico: attraverso la Chiantigiana è possibile riscoprire il sapore della tradizione e della cultura enologica che da sempre caratterizza la regione Toscana agli occhi del mondo intero, partecipando a degustazioni ed esperienze eno-gastronomiche nelle tante cantine che popolano queste zone.
pubblicato il 11/08/2015 10:56:49 nella sezione "Non solo vino"
pubblicato il 08/07/2015 10:50:27 nella sezione "Non solo vino"
Negli ultimi anni è notevolmente aumentato il numero delle aziende vinicole che ha scelto di affidarsi al mondo del web, per promuovere i propri prodotti e conoscere così maggiore visibilità.
Nonostante questo, in occasioni di particolari eventi o fiere vinicole o molto più semplicemente per la vendita diretta al pubblico, uno degli strumenti più efficaci rimane essere quello del pieghevole, meglio noto come Depliant.
Il pieghevole, è un foglio di piccole dimensioni, stampato o piegato, che nello specifico viene utilizzato dalle aziende per promuovere i propri prodotti o per dare risalto ad una nuova iniziativa commerciale.
Anzitutto si tratta di uno strumento pubblicitario facilmente realizzabile, che solitamente richiede costi non elevati e alla portata di tutti. Oggi è possibile farlo anche direttamente online, come ad esempio sul sito iPrintdifferent.com, che offre il servizio di stampa pieghevoli , biglietti da visita e molti altri prodotti cartacei personalizzabili e a prezzi assolutamente vantaggiosi.
Il pieghevole rappresenta uno dei mezzi pubblicitari più semplici ed efficaci. I suoi impieghi, nel campo del commercio del vino al dettaglio, sono svariati: dal lancio pubblicitario di un nuovo prodotto, alla diffusione di una campagna informativa su una nuova azienda vinicola, alla presentazione della linea di punta.
Perché un pieghevole riesca a colpire l’attenzione del pubblico di riferimento, è necessario, in primo luogo, che presenti alcune indispensabili caratteristiche grafiche: il layout, il materiale ed i colori, infatti, possono influire in modo determinante sul prodotto e sulla modalità di comunicare il messaggio in esso contenuto. Alla luce di ciò, è evidente l’importanza che può avere, per un’azienda, scegliere un centro stampa qualificato e competente, capace di realizzare e stampare, per qualsiasi azienda vinicola, un pieghevole ben confezionato ed efficace, già a partire dal supporto cartaceo.
Per essere persuasivo ed attraente un pieghevole deve prima di tutto risultare attraente alla vista e al tatto; di conseguenza la scelta del tipo di carta da utilizzare deve essere fatta con attenzione. Tra le migliori tipologie di supporti cartacei suggeriamo di scegliere quella patinata e monopatinata, la più utilizzata per realizzare dépliant, riviste, cataloghi e stampati pubblicitari in genere.
Una volta scelto il tipo di carta, si dovrà pensare ad abbinarci una selezione grafica di colori, opportunamente calibrata in funzione del target di destinazione: a colori o in bianco e nero; monocromia o quadricromia, sono tante le soluzioni adottabili a seconda del tipo di pubblico cui è destinato il pieghevole.
Il pieghevole, come tutti gli stampati pubblicitari, rappresenta la riproduzione cartacea di un processo comunicativo a tutti gli effetti e, come tale, non nasce mai dalla casualità, specialmente se si vuole scatenare nel pubblico di destinazione una reazione ben precisa. L’importante è sempre focalizzare l’attenzione sull’obiettivo commerciale da raggiungere e, ove possibile, affidarsi alla sicurezza dei professionisti della stampa.
pubblicato il 03/07/2015 16:47:22 nella sezione "Non solo vino"
pubblicato il 01/07/2015 17:21:45 nella sezione "Non solo vino"
pubblicato il 04/02/2015 11:50:43 nella sezione "Non solo vino"